Le vocali orali sono quelle pronunciate senza il passaggio dell’aria attraverso il naso. Nel portoghese, ci sono sette vocali orali principali: /a/, /e/, /ɛ/, /i/, /o/, /ɔ/, /u/. Vediamole una per una.
/a/
Il suono /a/ nel portoghese è simile al suono della “a” italiana in “casa”. È una vocale aperta, anteriore e non arrotondata. La sua pronuncia è abbastanza semplice per un parlante italiano, poiché non richiede particolari movimenti della bocca.
/e/
Il suono /e/ è una vocale chiusa, anteriore e non arrotondata. È simile alla “e” italiana in “me”. Tuttavia, in portoghese, questo suono può essere più chiuso rispetto all’italiano, avvicinandosi a un suono quasi “i”.
/ɛ/
Il suono /ɛ/ è una vocale aperta, anteriore e non arrotondata, simile alla “e” aperta italiana in “cèntro”. Questo suono è molto comune in portoghese e può essere trovato in parole come “pé” (piede).
/i/
Il suono /i/ è una vocale chiusa, anteriore e non arrotondata, simile alla “i” italiana in “vino”. La pronuncia è molto simile, quindi non dovrebbe presentare difficoltà per i parlanti italiani.
/o/
Il suono /o/ è una vocale chiusa, posteriore e arrotondata. È simile alla “o” italiana in “sole”, ma può essere leggermente più chiusa in portoghese.
/ɔ/
Il suono /ɔ/ è una vocale aperta, posteriore e arrotondata, simile alla “o” aperta italiana in “còrso”. Questo suono è frequente in portoghese e può essere trovato in parole come “pode” (può).
/u/
Il suono /u/ è una vocale chiusa, posteriore e arrotondata, simile alla “u” italiana in “lupo”. La pronuncia è molto simile, quindi non dovrebbe essere difficile per i parlanti italiani.
Le vocali nasali
Una delle caratteristiche distintive del portoghese rispetto ad altre lingue romanze è la presenza di vocali nasali. Le vocali nasali sono prodotte facendo passare l’aria sia attraverso la bocca che attraverso il naso. Questo tipo di vocali può risultare più difficile per i parlanti italiani, poiché non esiste una corrispondenza diretta nella nostra lingua. Nel portoghese, le principali vocali nasali sono: /ɐ̃/, /ẽ/, /ĩ/, /õ/, /ũ/.
/ɐ̃/
Il suono /ɐ̃/ è una vocale nasale aperta, centrale. Non ha un equivalente diretto in italiano, ma può essere approssimato combinando il suono “a” con una leggera nasalizzazione. Questo suono è comune in parole come “cão” (cane).
/ẽ/
Il suono /ẽ/ è una vocale nasale chiusa, anteriore. Anche questo suono non ha un equivalente diretto in italiano, ma può essere approssimato combinando il suono “e” con una nasalizzazione. Un esempio è la parola “bem” (bene).
/ĩ/
Il suono /ĩ/ è una vocale nasale chiusa, anteriore. È simile al suono “i” italiano, ma con una nasalizzazione. Un esempio è la parola “sim” (sì).
/õ/
Il suono /õ/ è una vocale nasale chiusa, posteriore. Simile alla “o” italiana, ma con una nasalizzazione. Un esempio è la parola “bom” (buono).
/ũ/
Il suono /ũ/ è una vocale nasale chiusa, posteriore. Simile alla “u” italiana, ma con una nasalizzazione. Un esempio è la parola “mundo” (mondo).
Dittonghi e Trittonghi
Oltre alle vocali singole, il portoghese utilizza anche dittonghi e trittonghi, che sono combinazioni di due o tre vocali che si pronunciano insieme in una sola sillaba. Questi suoni possono essere sia orali che nasali.
Dittonghi Orali
I dittonghi orali comuni nel portoghese includono:
– ai come in “pai” (padre)
– ei come in “rei” (re)
– oi come in “foi” (è stato)
– ou come in “sou” (sono)
Dittonghi Nasali
I dittonghi nasali includono:
– ão come in “não” (no)
– õe come in “põe” (mette)
Trittonghi
I trittonghi, sebbene meno comuni, esistono anche in portoghese. Un esempio di trittongo è:
– uai come in “quais” (quali)
Vocali Ridotte e Schwa
Un’altra caratteristica interessante del portoghese è la presenza di vocali ridotte e del suono schwa, rappresentato dal simbolo /ə/. Questo suono è molto comune in inglese, ma anche in portoghese ha la sua importanza. Si tratta di una vocale centrale, neutra e non arrotondata. È presente soprattutto nelle sillabe non accentate e può essere trovato in parole come “família” (famiglia), dove la seconda “a” è pronunciata come uno schwa.
Conclusione
In sintesi, il portoghese presenta una vasta gamma di suoni vocalici, sia orali che nasali, che lo rendono una lingua unica e affascinante. La comprensione e la padronanza di questi suoni sono fondamentali per acquisire una buona pronuncia e una fluente comunicazione in portoghese. Per i parlanti italiani, molte delle vocali orali possono risultare familiari, mentre le vocali nasali e alcune combinazioni di dittonghi e trittonghi potrebbero richiedere un po’ più di pratica.
Un buon esercizio per migliorare la pronuncia è ascoltare attentamente i madrelingua e cercare di imitare i loro suoni. Inoltre, può essere utile utilizzare risorse multimediali come video, registrazioni audio e software di apprendimento linguistico per affinare le proprie capacità fonetiche. Ricordate, la pratica costante e l’esposizione continua alla lingua sono le chiavi per padroneggiare i suoni vocalici del portoghese. Buon apprendimento!