Il tempo nella grammatica giapponese è un concetto leggermente diverso rispetto alla grammatica inglese. In inglese, il tempo si riferisce al momento in cui si svolge un’azione, come il passato, il presente o il futuro. In giapponese, tuttavia, il tempo non è espresso allo stesso modo. Invece, l’attenzione si concentra sull’aspetto dell’azione, che sia in corso, completata o abituale.
Ci sono due tempi principali in giapponese: passato e non passato. Il passato indica che un’azione è già avvenuta, mentre il non passato include sia le azioni presenti che quelle future. All’interno di ogni tempo, ci sono varie forme verbali per esprimere diversi aspetti dell’azione.
Ad esempio, il passato può essere espresso usando la forma passata semplice, la forma passata cortese o la forma te più shimau, a seconda del livello di formalità e della sfumatura che si vuole trasmettere. Allo stesso modo, il non-passato può essere espresso usando la forma semplice non-passato, la forma educata non-passato o la forma te, tra le altre.
Comprendere i tempi verbali in giapponese richiede non solo di conoscere le forme verbali, ma anche di prestare attenzione al contesto e alle particelle specifiche utilizzate nella frase.
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