Cos’è il discorso indiretto nella lingua giapponese?
Il discorso indiretto, o riportato, è una modalità comunicativa che permette di riferire ciò che qualcun altro ha detto, pensato o chiesto senza utilizzare le parole esatte del parlante originale. In giapponese, questa tecnica è largamente usata sia nel parlato che nello scritto e si differenzia dal discorso diretto per la struttura grammaticale e l’uso dei verbi subordinati.
- Discorso diretto: 「彼は「行きます」と言った。」(Kare wa “ikimasu” to itta) – “Lui ha detto ‘vado’.”
- Discorso indiretto: 「彼は行くと言った。」(Kare wa iku to itta) – “Lui ha detto che andrà.”
La differenza principale risiede nella trasformazione del verbo e nella congiunzione «と» (to) che introduce la proposizione subordinata.
Le strutture grammaticali principali del discorso indiretto
Uso della particella と (to)
La particella と è fondamentale nel discorso indiretto giapponese, poiché collega la frase riportata al verbo di comunicazione o pensiero. Viene usata per introdurre proposizioni subordinate che riportano ciò che è stato detto, pensato, chiesto o percepito.
Ad esempio:
- 彼は来ると聞きました。 (Kare wa kuru to kikimashita) – “Ho sentito che lui verrà.”
- 先生は試験は難しいと言いました。 (Sensei wa shiken wa muzukashii to iimashita) – “L’insegnante ha detto che l’esame è difficile.”
È importante notare che il verbo all’interno della proposizione subordinata assume la forma piana (forma dizionario o forma negativa piana), non la forma cortese.
Verbi comuni usati nel discorso indiretto
I verbi più usati per introdurre il discorso indiretto sono:
- 言う (いう, iu): dire
- 聞く (きく, kiku): sentire, ascoltare
- 思う (おもう, omou): pensare
- 答える (こたえる, kotaeru): rispondere
- 質問する (しつもんする, shitsumon suru): chiedere
- 確認する (かくにんする, kakunin suru): confermare
Questi verbi si combinano con la particella と per formare il discorso indiretto, adattando il verbo nella subordinata alla forma piana.
Trasformazione dei verbi nel discorso indiretto
Quando si riporta un’affermazione indiretta, il verbo nella proposizione subordinata deve essere nella forma piana. Questo significa che:
- Verbi in forma cortese come 行きます (ikimasu) diventano 行く (iku)
- Aggettivi e nomi rimangono invariati, ma devono essere nella loro forma base
- La negazione cambia da 行きません (ikimasen) a 行かない (ikanai)
Ad esempio:
- 彼は「忙しいです」と言った。→ 彼は忙しいと言った。 (Kare wa isogashii to itta)
- 彼女は「来ません」と言った。→ 彼女は来ないと言った。 (Kanojo wa konai to itta)
Discorso indiretto per domande e ordini
Riportare domande indirette
Per riportare domande indirette in giapponese, si utilizzano particelle interrogative e la forma piana del verbo, seguite da と o da altre particelle come か (ka).
- 彼は「何を食べますか」と聞いた。→ 彼は何を食べるか聞いた。 (Kare wa nani o taberu ka kiita) – “Lui ha chiesto cosa mangi.”
- 先生は「どこに行くの?」と聞いた。→ 先生はどこに行くのか聞いた。 (Sensei wa doko ni iku no ka kiita) – “L’insegnante ha chiesto dove vai.”
La particella か viene usata per trasformare la proposizione subordinata in una domanda indiretta, in modo simile all’uso di “se” o “che” in italiano.
Riportare ordini e richieste
Nel caso di ordini o richieste, si usano forme verbali specifiche come la forma imperativa o la forma in -te seguita da ください (kudasai). Nel discorso indiretto, queste forme vengono spesso trasformate in proposizioni subordinate con と seguito da verbi come 言う (dire) o 頼む (chiedere).
- 母は「宿題をしなさい」と言った。→ 母は宿題をしろと言った。 (Haha wa shukudai o shiro to itta) – “Mia madre ha detto di fare i compiti.”
- 先生は「静かにしてください」と頼んだ。→ 先生は静かにするように頼んだ。 (Sensei wa shizuka ni suru you ni tanonda) – “L’insegnante ha chiesto di stare in silenzio.”
La costruzione ように + verbo è molto usata per esprimere richieste o ordini indiretti in modo più morbido e formale.
Particolarità e consigli per l’apprendimento del discorso indiretto
Differenze con il discorso diretto
- Forma verbale: nel discorso indiretto si usa la forma piana, mentre nel diretto si mantiene la forma originale.
- Particelle: il discorso indiretto introduce la subordinata con と o か, mentre nel diretto si usano virgolette e la particella と per indicare la citazione.
- Intonazione: nel parlato, il discorso diretto tende ad avere intonazioni più marcate e pausa, mentre l’indiretto è più fluido.
Consigli pratici per imparare il discorso indiretto
- Pratica con esempi reali: Utilizzare dialoghi e testi autentici per individuare e analizzare il discorso indiretto.
- Esercizi con Talkpal: La piattaforma Talkpal offre esercitazioni mirate e feedback immediati, fondamentali per assimilare le regole del discorso indiretto.
- Ripetizione e memorizzazione: Ripetere le trasformazioni verbali e l’uso delle particelle per consolidare la conoscenza.
- Ascolto attivo: Ascoltare conversazioni in giapponese per riconoscere il passaggio dal discorso diretto a quello indiretto.
Conclusione
Il discorso indiretto nella grammatica giapponese è una componente imprescindibile per chi vuole comunicare in modo fluente e naturale, sia in ambito formale che informale. Comprendere le regole grammaticali, le particelle utilizzate e le trasformazioni verbali permette di riportare efficacemente informazioni, domande e ordini. Piattaforme come Talkpal sono strumenti eccellenti per apprendere e praticare queste strutture, offrendo un approccio interattivo e personalizzato. Con esercizio costante e attenzione ai dettagli, il discorso indiretto diventerà una naturale estensione delle tue competenze linguistiche.