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Made Particle nella grammatica giapponese

La particella “made” nella grammatica giapponese è uno degli elementi fondamentali per esprimere concetti di limite temporale, spaziale o quantitativo. Comprendere il suo utilizzo corretto è essenziale per chi desidera padroneggiare la lingua giapponese, poiché permette di specificare fino a quando o fino a dove un’azione o uno stato si estende. Per chi vuole imparare in modo efficace, Talkpal rappresenta una risorsa eccellente per approfondire l’uso della particella “made” e altre particelle chiave del giapponese, grazie a lezioni interattive e esempi pratici.

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Cos’è la particella “made” nella grammatica giapponese?

La particella “made” (まで) è una delle particelle grammaticali giapponesi utilizzate per indicare un limite o un punto finale nel tempo, nello spazio o in un certo ambito. Può essere tradotta in italiano con espressioni come “fino a”, “fino a quando”, “fino al punto di”. Si colloca dopo il sostantivo, la frase o il verbo a cui si riferisce per specificare il limite dell’azione o dello stato.

Funzioni principali di “made”

La sua versatilità rende “made” una particella molto usata nelle conversazioni quotidiane, nei testi scritti e nelle situazioni formali.

Come si usa “made” per indicare il limite temporale

Uno degli usi più comuni della particella “made” è per esprimere fino a quando un evento o una condizione si verifica. In questo contesto, “made” si collega generalmente a una data, un orario o un’espressione temporale.

Esempi pratici di “made” con il tempo

In frase:

レポートは金曜日までに提出してください。
(Rebōto wa kinyōbi made ni teishutsu shite kudasai.)
“Per favore, consegna il rapporto entro venerdì.”

In questo esempio “金曜日まで” indica il limite temporale entro cui deve avvenire l’azione.

Uso di “made” con verbi

Quando “made” segue una forma verbale, solitamente si usa la forma in forma piana (forma base o forma in -ta) seguita da “made”.

Esempio:

ここにいてもいいですが、5時までに帰ってください。
(Koko ni ite mo ii desu ga, goji made ni kaette kudasai.)
“Puoi stare qui, ma per favore torna a casa entro le 5.”

Uso di “made” per indicare il limite spaziale

La particella “made” è spesso usata per specificare fino a quale luogo si estende un’azione, un movimento o uno stato. In questo caso, si collega a un nome di luogo o punto geografico.

Esempi di “made” con luoghi

In frase:

バスは駅まで行きます。
(Basu wa eki made ikimasu.)
“Il bus va fino alla stazione.”

In questo caso, “駅まで” indica il punto finale del viaggio.

Indicazione di limiti quantitativi e di grado con “made”

Oltre al tempo e allo spazio, “made” può anche indicare un limite nella quantità, nel grado o nell’intensità di qualcosa, enfatizzando il massimo punto raggiunto.

Esempi quantitativi

Questi esempi mostrano come “made” esprima il limite estremo o la condizione finale di un processo o stato.

Come usare “made” insieme ad altre particelle

“Made” può combinarsi con altre particelle per aggiungere sfumature di significato, tra cui “ni” (に) e “de” (で).

“Made ni” (までに)

Questa combinazione è usata per indicare un termine entro cui un’azione deve essere completata, traducibile come “entro” o “non oltre”.

Esempio:

宿題は月曜日までに提出してください。
(Shukudai wa getsuyōbi made ni teishutsu shite kudasai.)
“Per favore, consegna i compiti entro lunedì.”

“Made de” (までで)

Questa forma indica il limite entro cui si svolge un’azione o un evento, spesso tradotta come “fino a”.

Esempio:

この道は駅までで終わります。
(Kono michi wa eki made de owarimasu.)
“Questa strada finisce fino alla stazione.”

Differenze tra “made” e altre particelle simili

Spesso “made” viene confrontata con altre particelle come “kara” (から) e “e” (へ), che indicano rispettivamente il punto di partenza e la direzione.

Comprendere queste differenze è cruciale per usare correttamente “made” e altre particelle di luogo e tempo.

Consigli pratici per imparare l’uso di “made”

Per apprendere efficacemente l’uso della particella “made” e migliorare la tua competenza nella grammatica giapponese, considera i seguenti suggerimenti:

Conclusione

La particella “made” è un elemento indispensabile nella grammatica giapponese per esprimere limiti temporali, spaziali e quantitativi. La sua corretta comprensione e applicazione migliorano notevolmente la capacità di comunicazione in giapponese, consentendo di specificare chiaramente fino a quando o dove si estendono azioni e stati. Strumenti come Talkpal rappresentano un ottimo supporto per gli studenti, offrendo risorse didattiche complete e un metodo interattivo per padroneggiare la particella “made” e altre strutture grammaticali complesse della lingua giapponese.

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